UNAUTOMATIC EYES
“Se c’è molto buio, noi non ce ne accorgiamo ma le nostre pupille si dilatano per fare arrivarepiù luce alla retina; al contrario, se c’è moltosole la pupilla si stringe [...] Abbiamo una specie di esposimetro interno, biologico”
Luigi Ghirri ( da “Lezioni di fotografia”di L. Ghirri, Quodlibet 2010 )
In questa serie di fotografie mi sono interessato la luce non tanto nelle sue multiformi esistenze quanto per il suo potere rivelatore, la sua capacità di“dire”.
Il nostro occhio ci consente di equilibrare e livellare tutti i valori della luminosità. E’ predisposto per modellare l’input della vista in modo tale che si abbia la minor perdita possibile di informazioni.
A mio avviso questo non è necessariamente un vantaggio; lo è forse per la nostra sopravvivenza ma non è detto che lo sia per la comprensione di ciò che ci si presenta davanti.
Mi sono chiesto cosa succederebbe e cosa vedremmo se potessimo regolare l’esposizione della nostra vista ed usciredall’equilibrio che la nostra retina ci impone.
Cosa succederebbe se potessimo maneggiare l’occhio come un apparecchio dotato di regolazioni manuali ?
Cosa potremmo cogliere se fossimo in grado di isolare l’attenzione su determinati valori di luce piuttosto che su altri.?
UNAUTOMATIC EYES
“Even if we don’t realize that, in deep darkness our pupils expand to let the retina get more light; on the contrary, if there’s a lot of light, the pupil narrows [...] We have a sort of internal, biologicallightmeter”
Luigi Ghirri ( from “Lezioni di fotografia”di L. Ghirri, Quodlibet 2010 )
In this sequence, my interest was not for multiple shapes of light as much for its revealing power, its ability to “tell”.
The human eye allows us to balance all light values. It is prepared to model what we see, in order to miss less information sas possible. On my opinion, that could be an advantage for our survival but not necessarily to understand what we’re facing.
I asked myself what would happen and what we would see if we could calibrate our sight exposure and escape the automatic balance that our eyes impose to us.
What could happen if we were able to set our eyes as a manual camera ? What we could geti f we were able to focus our attention on certain light values rather than others ?