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Nella società globale, i meccanismi di esposizione del sè si stanno sempre più slabbrando. Si sono insinuati, nella mente delle persone, processi di esibizionismo parallelamente a quelli di voyeurismo. I terreni in cui questi meccanismi si consumano sono perlopiù il web e la televisione, ma, lentamente, si sono fatti spazio anche nella vita privata. I sentimenti e le relazioni sono, sempre più, ambienti in cui ci guardiamo da fuori, come voyeuristi di noi stessi. Tutto ciò si accompagna, quasi paradossalmente, a un crescente bisogno di connessione con il maggior numero possibile di persone. Volenti o nolenti, dobbiamo accettare voyeurismo ed esibizionismo come componenti primarie del nostro tempo che poggiano su una continua sovraesposizione pubblica della vita privata; ho cercato di recuperare l’interesse per la linea di demarcazione che separa l’intimità da una condivisione sfrenata di essa.